Gli effetti di DON su cellule intestinali e permeabilità

Utilizzando vitro, ex vivo ed in vivo, un gruppo di ricerca presso l’INRA di Tolosa ha dimostrato che una micotossina dei cereali – deossinivalenolo (DON) – altera la funzione di barriera dell’intestino. Ciò risulta da una riduzione della funzione delle proteine responsabili dell’integrità della barriera intestinale. Una riduzione della funzione di barriera dell’intestino potrebbe avere conseguenze dannose in termini di aumento della suscettibilità alle infezioni e all’assorbimento dei contaminanti alimentari.


Le micotossine sono contaminanti naturali sintetizzate da alcune specie di funghi microscopici. Essi comprendono deossinivalenolo (DON), che è la micotossina di più frequente riscontro su scala globale. Si contaminano particolarmente cereali e loro prodotti derivati ​​(pasta, pane, farine, semole, ecc.). In considerazione della sua estrema stabilità durante diversi trattamenti tecnologici e l’assenza di processi di decontaminazione, lo si può trovare negli alimenti finiti. E’ quindi importante caratterizzare i suoi effetti tossici, in particolare sull’intestino, primo organo che entra in contatto con gli alimenti contaminati.

I ricercatori INRA di Tolosa hanno testato gli effetti di DON sulle cellule intestinali umane e suine epiteliali e su espianti di intestino di maiale. Essi hanno dimostrato che questa micotossina diminuisce la funzione di barriera dell’intestino (riduzione della resistenza elettrica dell’epitelio, aumento della permeabilità cellulare per controllare le molecole, aumento del passaggio di batteri). In effetti, il tessuto intestinale è costituito da numerose cellule epiteliali, o enterociti, che rivestono la parete interna dell’ intestino e di controllo tra il corpo e l’ambiente esterno (in questo caso, il bolo alimentare passa attraverso l’intestino).

Gli enterociti costituiscono quindi una potenziale porta di ingresso per tutti gli elementi esterni al corpo, separando il lume del tubo digerente dagli organi interni del corpo.
L’ alterazione della funzione di barriera è associata ad una riduzione della funzione proteica ​​(claudins) in una particolare regione del tessuto intestinale: le giunzioni strette. Questi incroci svolgono il ruolo di “cerniera” tra le cellule intestinali. Gli scienziati hanno potuto osservare questo fenomeno sia in colture cellulari che negli intestini dei suinetti che avevano ingerito mangimi contaminati.
Il fatto che il DON diminuisca la funzione di barriera intestinale, causa un aumento del passaggio di batteri attraverso l’intestino. Ciò ha conseguenze importanti in termini di suscettibilità alle infezioni (in particolare di tipo enterico) causata soprattutto da salmonella o batteri E. Coli. Una riduzione della funzione di barriera intestinale in animali o persone che hanno ingerito alimenti contaminati può anche aumentare il passaggio attraverso l’intestino di altri agenti inquinanti presenti nella dieta (altre micotossine, metalli pesanti, pesticidi, ecc) e quindi potenziare gli effetti di questi composti.

Queste osservazioni hanno incoraggiato gli scienziati a proseguire gli studi sulla contaminazione degli alimenti da micotossine, al fine di ridurre il loro livello nella dieta sia degli esseri umani che degli animali e consentire lo sviluppo di strategie per contrastare gli effetti.

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Dr. Isabelle Oswald (Senior Scientist, Director of Research, Head of Immunomycotoxicology Section, INRA – Laboratory of Pharmacology & Toxicology, Paris, France) answers the question: “How can we analyze the effect of mycotoxins on the gastrointestinal tract?“

Fonte: http://oatao.univ-toulouse.fr/4363/1/clauw_4363.pdf

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