L' altra modalità di rappresentare la gente

Latronico (DI) interroga il Ministro su tutela della qualità del grano

C’è modo e modo di essere parlamentare. Stefàno, dalla parte delle industrie, interroga il Ministro per mettere il bavaglio all’ associazione GranoSalus. Latronico, dalla parte dei consumatori e produttori, interroga il Ministro per dare ascolto all’allarme lanciato da GranoSalus. 

“ L’Italia è il principale produttore europeo di grano duro destinato alla pasta con quasi 5 milioni di tonnellate su una superficie coltivata pari a circa 2,5 milioni di ettari, di cui 140 mila ettari in Basilicata con diecimila aziende – scrive Latronico nell’ interrogazione a risposta orale – ma da alcuni anni il settore agricolo si trova a combattere una battaglia contro il crollo dei prezzi del grano italiano che ha causato agli agricoltori perdite per circa 700 milioni di euro”.

Il parlamentare fa notare, inoltre, che “ il made in Italy agroalimentare è il più copiato e contraffatto al mondo e, nonostante il settore agricolo confermi le sue enormi potenzialità, esso deve affrontare e contrastare la pressione delle distorsioni di filiera e il flusso delle importazioni selvagge dall’estero che fanno concorrenza sleale alla produzione nazionale”.

Nei porti italiani – evidenzia Latronico – continuano a giungere navi importatrici di grano da tutto il mondo con pochissimi controlli sanitari che oltre a contribuire alla diminuzione del prezzo creano anche problemi di tracciabilità e salubrità del prodotto importato“.

A giudizio del deputato “ è necessario mettere in atto misure che tutelino sia i produttori che i consumatori per poter restituire un futuro al grano italiano con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine della materia prima utilizzata nella pasta e nei derivati/trasformati; l’indicazione della data di raccolta”.

Di qui la richiesta al ministro per sapere “ quali iniziative intenda assumere per intensificare i controlli fitosanitari sulle importazioni dall’estero, dove sono utilizzati prodotti e fitosanitari vietati da anni in Italia ed in Europa, per una maggiore tutela della salute dei consumatori e se intenda attivarsi per accelerare l’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine della materia prima anche per la filiera grano-pasta, al fine di dare maggiore trasparenza alle informazioni per il consumatore, di tutelare i produttori e di rafforzare i rapporti di una filiera strategica per il made in Italy agroalimentare”.

Ecco il pdf dell’ Interrogazione su Tutela Grano di Qualità

Perché sostenere GranoSalus nel certificare la qualità della pasta

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